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Con l’epidemia di coronavirus che continua a dominare i titoli dei media globali, Il Daily Mail, il giornale a terza diffusione nazionale nella Gran Bretagna, ha pubblicato un articolo che suggerisce che potrebbe avere avuto origine in un laboratorio del governo cinese. Basato sui risultati di una recente ricerca pubblicata da scienziati della South China University of Technology, l’articolo descrive come il virus ‘probabilmente’ provenga da un laboratorio di Wuhan, la città in cui è stato identificato per la prima volta. Per quanto questa possibilità sia stimolante, tuttavia, l’articolo non menziona in particolare il fatto che nell’area di Wuhan ci sono un totale di 42 impianti di produzione dell’industria farmaceutica concentrati nell’area di Wuhan, così come le aziende biofarmaceutiche che conducono ricerche sui vaccini.

 

Il documento riassunto dal Daily Mail, sottolinea che è importante studiare da dove provenga il coronavirus e come sia stato trasmesso agli umani. Nel fare questo, cita un recente articolo dal Lancet Medical Journal che riporta che è stato riscontrato che, 27 dei 41 pazienti infetti da coronavirus esanimati sono entrati a contatto con il mercato dei frutti di mare Huanan di Wuhan. Si ipotizza che il probabile punto di partenza dell’epidemia sia stato questo mercato di frutti di mare e carne su bancarelle all’aperto.

Notando due strutture nella zona di Wuhan che stavano conducendo ricerche sui coronavirus nei pipistrelli, il documento di ricerca esamina la storia di questi due stabilimenti. Particolare attenzione è rivolta al Wuhan Center for Disease control (WHCDC), una struttura che ha utilizzato pipistrelli e altri animali a scopo di ricerca, anche per la raccolta e l’identificazione di agenti patogeni. L’articolo sottolinea che le descrizioni del coronavirus recentemente pubblicate nel Nature Science Journal indicano che le sequenze genomiche prese dai pazienti erano al 89.1% e al 96% identiche al coronavirus sui pipistrelli. Altrettanto significativo è il fatto che il WHCDC si trovi a soli 280 metri dal mercato del pesce. E’ anche adiacente all’ospedale dove il primo gruppo di medici si è infettato all’inizio dell’epidemia.

L’altra struttura di ricerca citata nel documento, il Wuhan National Biosafety Laboratory, si dice che sia l’unico laboratorio in Cina ad essere designato per lo studio di agenti patogeni altamente pericolosi come l’Ebola e la SARS. Prima dell’apertura di questo laboratorio nel 2018, gli esperti di bio sicurezza e gli scienziati degli Stati Uniti avevano espresso la preoccupazione che un virus potesse fuggire da esso.

Seguire il denaro

Mentre molti osservatori sono inevitabilmente giunti alla conclusione che la colpa dell’epidemia di coronavirus sia del governo cinese, nessuno menziona il gran numero di impianti di produzione dell’industria farmaceutica e di aziende biofarmaceutiche che conducono ricerche sui vaccini nell’area di Wuhan. Dato lo stato di panico globale che ora esiste sul virus, qualsiasi azienda che riuscisse a creare un vaccino contro il coronavirus, come ha recentemente sottolineato la società di consulenza finanziaria e di investimenti The Motley Fool, farebbe miliardi di dollari di entrate e vedrebbe le partecipazioni degli investitori salire alle stelle.

A questo proposito, c’è un potenziale parallelo da considerare tra lo scoppio del nuovo coronavirus e il famigerato scoppio della malattia di Lyme. Il gruppo iniziale di casi si verificò nella città di Lyme, in Connecticut (USA) nel 1975 e si crede che fosse collegato agli esperimenti di guerra biologica in corso nella vicina Plum Island dal governo degli Stati Uniti in quel momento. Come abbiamo sottolineato precedentemente sul nostro sito web, le prove dimostrano che gli esperimenti criminali condotti da o per conto di interessi farmaceutici, chimici o di altro tipo dai medici nazisti e dal cartello tedesco IG Farben durante la seconda guerra mondiale non siano mai cessati. Nel corso dell’ultimo secolo, tali esperimenti sono stati molto più diffusi di quanto la maggior parte delle persone pensi.

Mentre ci sono ancora molte cose che non sappiamo sull’epidemia del coronavirus, è certamente opportuno considerare chi, se qualcuno, potrebbe trarne beneficio. Se il virus è stato creato nel laboratorio di Wuhan sarebbe ingenuo escludere la possibilità che si tratti di uno dei virus collegato al “business farmaceutico della malattia” da mille miliardi di dollari l’anno. Qualsiasi azienda la cui crescita finanziaria dipenda dall’espansione delle malattie non avrà mai alcun interesse a prevenire la malattia ma a garantire che essa continui ad esistere. In poche parole SEGUITE IL DENARO.